Perché la Formula Uno è arrabbiata con la Formula E?

Di Marcelo Padin

Direttore Editoriale Electric Motor News

 

Trezzo sull’Adda (MI). Italia. 30 ottobre 2014. Sono passati 47 giorni dal 13 settembre, data in cui si è svolta a Pechino la prima storica gara di Formula E che a tutti gli effetti rappresenta il nuovo che avanza nelle corse automobilistiche.

Questo lungo periodo tra la prima e la seconda gara della nuova categoria di monoposto elettriche ha permesso di calmare le acque di coloro che non soltanto non sono contenti dell’avvento della Formula E, ma persino sono palesemente contrari.

Ma ora si avvicina la seconda gara in Malesia, a Putrajaya, e potete essere certi che le polemiche e le dichiarazioni roventi ricominceranno; perché semplicemente si ricomincerà a parlare di Formula E come è logico e normale che sia e perché la Formula Uno non la sopporta, allineando tutta la propria artiglieria – forte e potente – per far fuoco contro la nuova serie di veicoli elettrici.

 

Mai la Formula Uno si è “scomodata” così tanto

Dalla nascita della Formula Uno, nel lontano 1950, di categorie automobilistiche di alto livello sono nate, ma mai la Formula Uno si è “scomodata” così tanto in dichiarazioni al veleno da protagonisti di elevatissimo livello, come lo stesso Campione del Mondo uscente Sebastian Vettel oppure lo stesso Niki Lauda; protagonista di primo piano del team Mercedes vincitutto.

Vi siete mai chiesto il perché?

Ci sono una serie di motivi da analizzare, che in tutti i casi hanno a che fare con il business e con la visibilità mediatica mondiale, che tradotto significa soldi e business.

Il primo “scocciato” di questa nuova Formula E è Bernie Ecclestone, già in difficoltà per motivi fiscali, per l’età che avanza inesorabilmente e per la sua contrapposizione al presidente della FIA Jean Todt, grande difensore della nuova serie di auto elettriche.

Le nuove idee che avanzano in un mondo che si evolve fanno paura e coloro che non riescono – o non vogliono – aprire la mente le attaccano come è sempre successo da che il mondo è mondo.

Organizzare un campionato di monoposto elettriche, ad altissimo livello, persino con oltre il 50% di piloti che hanno corso in Formula Uno e con delle aziende di tutto rispetto che supportano questo campionato a livello economico ed a livello di immagine non è stata una cosa semplice ed Alejandro Agag per primo lo sa benissimo; ma il fatto di esserci riuscito e di andare avanti a tal punto che già si stanno programmando le diverse mosse per la seconda stagione sicuramente ha fatto venire il “mal di pancia” a chi pensava di mantenere lo “status quo” automobilistico.

Se a questo aggiungiamo – e lo dice una persona che ammira la Formula Uno e che ha avuto l’onore di lavorare nel circus durante alcuni anni nell’epoca di Ayrton Senna ed Alain Prost – che le attuali gare non divertono più come una volta, è chiaro che sono in tanti a non digerire il vedere una nuova categoria con un modo completamente nuovo di intendere le corse e che persino ha offerto una gara bellissima dal punto di vista sportivo a Pechino.

Ma c’è una particolarità che analizzando la situazione ci è saltato all’occhio e che si addice a quello che succede con le persone che tutti i giorni affrontano la realtà delle auto elettriche.

Di tutte queste persone che Electric Motor News conosce – e sono tante – non abbiamo mai trovato una che sia “integralista”; nel senso che difendono la propria scelta di viaggiare in elettrico, ma non dichiarano cose impossibili e sono realisti con determinati aspetti tecnici, di cui uno per tutti è l’autonomia. Altri, invece, sono assolutamente contrari e non vogliono sentir parlare; nonostante entrambi i tipi di mobilità possono e devono convivere in pace ed armonia.

La stessa cosa succede tra la Formula Uno e la Formula E.

Mentre piloti e manager della Formula Uno hanno fatto delle dichiarazioni al veleno; tutti i piloti che corrono in Formula E dichiarano apertamente di essere molto lontano della Formula Uno in quanto a prestazioni e anche per quanto riguarda tanti altri aspetti. Tutti piloti che hanno anche corso in Formula Uno e poi hanno scelto di correre in Formula E … quindi ci risulta siano piloti che sanno benissimo quello che dicono.

Putrajaya si avvicina, Electric Motor News è pronta per la trasferta in Malesia … Scommettiamo che tra poco inizieranno ancora le dichiarazioni al veleno?

Voi che ne pensate?

Lasciate un vostro commento in fondo a questo articolo.

 

 

In English…

Why Formula One is angry with Formula E?

 

By Marcelo Padin

Editorial Director Electric Motor News

 

Trezzo sull’Adda (MI). Italy. October 30, 2014. It’s been 47 days since September 13, when it was held in Beijing the historic first race of the Formula E that in effect is the new advances in motor racing.

This long period between the first and second race of the new class of electric cars has allowed to calm the waters of those who not only aren’t happy with the arrival of Formula E, but even they are manifestly against.

But now we are approaching the second race in Malaysia, in Putrajaya, and you can be sure that the controversy and hot declarations will start again; simply because media starts speaking again of Formula E as it’s logical and normal, and that is why Formula One can’t be quite, and they aligning all their artillery – strong and powerful – to fire on the new series of electric vehicles.

 

Ever Formula One was “bothered” so much

From the birth of Formula One, in 1950, a lot of high-level of racing car categories were created, but never the Formula One was “bothered” so much poison in statements to the protagonists of the highest level, the same as the outgoing World Champion Sebastian Vettel or the same as Niki Lauda; leading player in the Mercedes team.

Have you ever wondered why?

There are a number of reasons to be analyzed, which in all cases have to do with the business and with the media visibility worldwide, which translated means money and business.

The first “annoyed” by this new formula E is Bernie Ecclestone, already in trouble for tax reasons, the inexorably advancing age and its opposition to FIA president Jean Todt, a great defender of the new series of electric cars.

The new ideas that advance in a changing world are scary and those who can’t – or will not – open their mind,  attack as it has always happened since the world began.

Organize a league of electric cars at the highest level, even with more than 50% of drivers who have raced in Formula One and respected companies that support this championship at the economic level and image-level has not been easy and Alejandro Agag at first t know it very well; but the fact of being able to move forward and to the point that they are already planning the various news to the second season has definitely given her a “stomach ache” to those who thought to maintain the “status quo” car races.

Add to this – and it says a person who admires the Formula One and has had the honour of working in the circus for a few years in the age of Alain Prost and Ayrton Senna – that the current races are not fun like it used to, it is clear that too many people do not digest the new category with an entirely new way of understanding the race and that he even offered a great race from the perspective of sports in Beijing.

But there is one analogy feature that analyzing the situation we jumped out and that’s what is happening with the people who every day drive and look at face the reality of electric cars.

All of these people that Electric Motor News knows – and they are many – we never found one that is “fundamentalist”; in the sense that defend their decision to travel in electric, but they never declare the impossible and they are realistic with certain technical aspects, one at all is the range. Others, however, are strongly opposed and don’t want to hear about; although both types of mobility can and should live together in peace and harmony.

The same thing happens between Formula One and Formula E.

While pilots and managers of Formula One have made “poison statements” all Formula E drivers openly declare to be very far from Formula One in terms of performance and also as regards in many others aspects. All drivers who also raced in Formula One and then chose to race in Formula E… then there are drivers that know very well what are they say.

Putrajaya is approaching, Electric Motor News is ready to the trip to Malaysia … We bet that will soon again begin the poison statements?

What do you think?

Leave your comment at the bottom of this article.

 

 

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19 Commenti

  1. Sig. Jumpjack, grazie del suo commento. Riguardo il Motor Show di quest’anno … preferisco non parlare; ma durante le giornate riservate alla stampa era esposta una Tesla Model S ed una moto elettrica, proprio nello stand vicino a quello dove era esposta la Formula E, oltre due o tre veicoli elettrici piccoli…
    Non ci sono stato nella giornata di apertura al pubblico ma non credo abbiano tolto le elettriche.
    Grazie ancora… e se è interessato alla Formula E, oggi sono in partenza per Uruguay a seguire la terza gara del campionato… se vuole può seguirci qui con le news…

  2. Com’è possibile che in un salone in cui sono esposte le auto di Formula E non sia esposta nemmeno un’auto elettrica???
    Che sta succedendo al motorshow di bologna?
    Almeno, gli anni scorsi le elettriche erano esposte, anche se prudentemente “ingabbiate” in un circuito di prova indoor per evitare che la gente potesse provare realmente…. Invece quest’anno pare siano state abolite del tutto le elettriche! Proprio nell’anno in cui espongono quelle di Formula E!
    Ho provato anche a chiedere info sul sito… mi hanno detto che se sono un giornalista, posso rivolgermi al loro ufficio stampa.

    E se sono solo un visitatore interessato alle auto elettriche??

  3. Rispondo a Cono… che è un amico di Electric Motor News e chissà perché motivo il suo commento era andato a finire nella cartella “spam” del nostro portale. Quindi mi scuso con te Conny e ti ringrazio per la tua partecipazione, anche se non condivido in pieno la tua opinione.
    Io penso che ci sia spazio sia per la Formula Uno che per la Formula E, anche se per quello che vedo e come ho detto nell’articolo, a qualcuno viene il mal di pancia.
    A chi legge (e sono molto contento perché siete in tanti…), ci tengo a dire che Cono Prinzo è un pilota storico italiano delle auto elettriche, ho corso con l’auto solare del Politecnico di Milano durante diverse stagioni, ha fatto molte altre vetture elettriche da corsa, mi ha persino “ingaggiato” come “co-driver” ad un Austro Solar Rally a Innsbruck e sopratutto ha una grande esperienza nelle auto elettriche e nelle corse di auto elettriche.

  4. A distanza di tempo continuano ad arrivare commenti… ed ovviamente mi fa molto piacere.
    Grazie a Claudio, Adriano e Dario per gli ultimi commenti … peccato che nessuno ha commentato qualcosa contro la Formula E motivando i propri pensieri.
    Putrajaya si avvicina .. (e con essa i miei pensieri per i monsoni, il clima tropicale, l’umidità ed il caldo)e sono curioso di vedere quando arriverà qualche altra “frecciatina”…
    Il maggior problema della mobilità elettrica non è la tecnica, non sono le infrastrutture, non sono le batterie e nemmeno i motori … ed inizio a credere che nemmeno siano i poteri forti … ma di una cosa sono sicurissimo: il maggior problema dello sviluppo della mobilità elettrica è la mentalità, e purtroppo servono generazioni per cambiarla.
    Spero tanto di dare un piccolo contributo a farlo.
    Grazie a tutti… e ovviamente se volete potete continuare a commentare .. le pagine di Electric Motor News sono sempre “open”…

    • Secondo me c’è un piccolo “contro”, o forse è solo un dubbio. Comunque credo che riunire prove libere, qualifiche e gara tutto in una giornata, abbia sicuramente molti pro, soprattutto economici. Ma il fatto è che (anche notando alcune interviste) il tempo per organizzare, testare e provare le macchine sembra un po’ poco.
      Purtroppo il team di Jarno Trulli ha iniziato a lavorare più tardi rispetto alle altre scuderie; ma penso che se avessero avuto un po’ più di tempo durante il week-end, forse il gap che c’è ora non ci sarebbe stato, o sarebbe stato minore.
      Ma il discorso è generale, spero facciano altri test intermedi tra un ePrix e l’altro, così da poter mettere “minuti nelle ruote”.

  5. Il fatto che abbiano qualcosa da dire contro la Formula E, mi fa pensare che la F1 ha PAURA della FE.
    Ma la cosa buffa è che la FE non è nata per spodestare nessuno. Basta guardare il calendario, che è stato progettato in modo tale da non incrociare quello della F1. I tifosi possono benissimo seguire entrambi i campionati senza problemi.
    L’unica eccezione è appunto la seconda gara che si sta avvicinando. Ma anche in questo caso non vedo troppi problemi dato che la gara della Formula E è di sabato, mentre quella della F1 è di domenica. Io stesso voglio seguirle entrambe.
    Spero di vedere presto un ePrix Italiano! Ciao a tutti!

  6. Noto con molto piacere che i commenti sono tutti molto approriati e denotano una “maturità” che da tanto tempo aspettavo. Ottimo quindi il lavoro fatto e la passione che trapela dalle risposte. Ho molto apprezzato l’idea di Simone Rambaldi. Se si avverasse scoppierebbe un polverone e farebbero a gara per accapparrarsi un centimetro quadro di carrozzeria per inserire i Logo!Altro che Telefonia. Bravi! Ne vedremo delle belle. E’ solo l’inizio!!! ElectricMotorNews lascerà il segno.
    Claudio Cavolla

  7. Grazie Mirko… infatti è stato dichiarato da tutti i responsabili della Formula E che l’obbiettivo principale è quello di dare un impulso alle vetture elettriche da tutti i punti di vista, sicuramente tecnico, ma anche di immagine …

  8. Non parlerei di futuro, ma di presente! Se La F1 si sta scomodando così tanto è perchè la Formula E è fin troppo presente! Piace alle nuove generazioni che credono in un mondo più sostenibile senza mancare a certi divertimenti! Gli investitori agiranno di conseguenza.
    Saranno questi investimenti che daranno impulso alle future auto elettriche!

  9. Un grazie anche ad Andrea Pavone Coppola ed a Carlo D.
    Il primo di loro parla a ragion veduta, considerando che è stato uno dei pionieri delle corse di auto elettriche in Italia, a fine anni ’80 e primi anni ’90 dello scorso secolo ed ha ragione di parlare di coraggio; perché la sfida non era e non è facile… ma va affrontata.
    In un altro modo Carlo D. parla di coraggio e non sono del tutto convinto che l’auto elettrica resterà un prodotto di piccola nicchia, ma si estenderà a macchia d’olio (come ad esempio in Norvegia).
    In quanto al futuro… credo che ormai resta solo il modo di dire, altrimenti ci sono molti ormai che vivono nel futuro perché guidano l’auto elettrica.
    Grazie ad entrambi per il commento

  10. Tutto cio che è nuovo stravolge regole e regolamenti nel suo cammino Questo spaventa più del conosciuto. chi è all’apice delle situazioni e fatica in questo momento a fare marketing teme il peggio. Io aggiungo peggio per lui il mondo non si è mai fermato davanti alla testardagine semmai ne ha solo rallentato ad elastico il suo naturale sviluppo. Il mondo “Auto elettriche” ora è maturo per esserci nel quotidiano e quindi anche in tutti settori che circondano il collettivo sviluppo ( Sport, hobby, competizione, sponsor, marketing ecc.ecc.). Sempre di più case costruttrici propongono auto per tutti i giorni anziche le voluminose ed appariscenti vetture per dire “noi la abbiamo fatta”. Puntualizzo che sarà sempre un settore di nicchia ma sempre più versatile abbordabile e molto efficiente sopratutto in termini di rispetto dell’ambiente, tendenza oggi di sane scelte personali di tutto rispetto. In fine aggiungo che l’auto elettrica non è il futuro mane è già il presente. Carlo.

  11. In questi ultimi anni la F1 e diventa sempre più difficile da gestire,con le continue modifiche ai regolamenti tecnici però non fanno niente per l’inquinamento acustico,e atmosferico, ed ecco che è arrivata la Fe ora mi aspetto che nel giro di 4/5 anni ci sia un passaggio tra la F1 e Fe in modo da lavorare insieme per un mondo migliore.

  12. Ringrazio tutti i commenti fatti in questo articolo pubblicato, che riflette la mia opinione di questa “arrabbiatura” della Formula 1 riguardo la Formula e, cercando di minimizzare il fenomeno da parte di ex campioni del mondo di F-1.
    I commenti riflettono opinioni di persone che sono ben informate di quello che succede nel settore, Simone Rambaldi è un tecnico di altissimo livello e secondo me meriterebbe un posto di lavoro in un team di Formula E per la sua capacità e per la sua serietà; mentre Matteo, Christian e Luigi hanno fatto delle considerazioni interessanti.
    Un grazie di cuore a tutti per questi interventi ed un invito a tutto a dire il vostro pensiero nelle pagine di Electric Motor News – che non necessariamente deve essere pro Formula E … chiunque abbia delle cose da dire contro verranno accettate se dovutamente motivate. Sono convinto che questo è un ottimo modo di proporre delle cose per migliorare il “prodotto” Formula E, nato nel migliore dei modi già dalla prima gara di Pechino.
    Grazie a tutti…

  13. Jean Todt, tramite la FIA, ha voluto la F.E, ha varato il nuovo regolamento dell F.1 volto a una certa diminuzione dell’energia “fossile”. Ha avuto coraggio. Quello che è mancato a tutti i governanti del mondo. Non è più il tempo delle mancate verità, il nuovo che avanza è molto più conosciuto di un tempo. Ha oggi un grande potere che abbiamo imparato, quello di contribuire ad una crescita più equo sostenibile alla quale non ci possiamo più sottrarre, pena, una sempre più veloce e inesorabile sorte. Critiche alla F.E? Molte critiche, molto onore.

  14. Tecnologicamente la Formula E puo’ attirare nuovi investitori che invece nella formula 1 sono poco o nulla interessati . Ad oggi i principali produttori di telefonini o di computer protatili sono anche quelli che possiedono la tecnologia delle batterie , una formula E sponsorizzata da un fabbricante di telefonini quando ci sara’ la liberalizzazione dei powertrain sara’ molto interessante a livello mediatico perche’ la gente potra’ tenere in tasca (telefonino) un pezzo stesso dell’ auto in gara , cosa che invece nella Formula 1 si sta perdendo perche’ le ricadute tecnologiche della F1 sul mercato sono oramai gia’ state fatte

  15. Come dici tu, il nuovo che avanza fa paura; poi non dimentichiamo le vecchie posizioni di rendita. Bisogna digerire le novità: dipende dallo stomaco. Però se semplicemente seguissero la corrente del cambiamento, come dicono i saggi…

  16. La Formula 1 sono anni che sta perdendo sponsor e spettatori ed adesso è arrivata la Formula E che gli portano via spettatori e sponsor, in più hanno dei circuiti cittadini dove ci sono piu competizioni e spettacolo nei sorpassi dei piloti. In più uno spettatore puo portare la famiglia a vedere il gran premio anche hai bambini, non c’è rumore ed non respirano gas.

  17. Aspettiamo ancora qualche anno…. le formula E diventeranno sempre piu’ potenti e veloci. Ultimamente la formula 1 per incrementare facilmente la potenza ha avuto bisogno di un motore elettrico e possiamo stare certi che ci sarà uno sviluppo ed un utilizzo sempre maggiore. Se pensiamo che dimezzando la percorrenza delle attuali formula E si potrebbero avere prestazioni ormai simili alla formula 1 allora possiamo comprendere la “proccupazione” e i messaggi al “veleno” di molti addetti ai lavori del massimo campionato automobilistico.

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