Indagine andidumping sul solare cinese

Yingli Green Energy invita la Commissione Europea a fermare il protezionismo

Fonte: Yingli Green Energy

Baoding, Cina; Settembre 06, 2012 – Yingli Green Energy Holding Company Limited, uno dei principali produttori fotovoltaici che commercializza i suoi prodotti con il marchio “Yingli Solar”, afferma che la denuncia antidumping presentata alla Commissione Europea nel mese di luglio di quest’anno è infondata. Oggi la Commissione Europea ha annunciato l’apertura di un’indagine antidumping sui prodotti solari cinesi.

“Collaboreremo da vicino con la Commissione Europea al fine di dimostrare che le condizioni per l’imposizione di tariffe punitive non sono soddisfacenti. Al di là di affermazioni fuorvianti, rimaniamo concentrati su una produzione competitiva, su prodotti di alta qualità frutto dei nostri investimenti in ricerca e sviluppo. In qualità di società quotata al NYSE con una presenza in tutto il mondo, da sempre adottiamo i più alti standard nel commercio internazionale. Siamo pienamente trasparenti sulle nostre fonti di finanziamento e nei costi della struttura”, ha detto Mr. Liansheng Miao, Chairman e Chief Executive Officer di Yingli Green Energy.

“L’industria del solare si basa su una catena del valore globale e complessa, e sarebbe quindi influenzata in maniera sostanziale e negativa dalle misure protezionistiche. Non ci sarebbero vincitori ma piuttosto danni incommensurabili e la perdita del nostro obiettivo fondamentale di rendere il solare una fonte di energia vantaggiosa e a accessibile tutti. In aggiunta, tali azioni farebbero ritardare in modo significativo la nascita di un mercato sostenibile dell’energia solare senza il sostegno del governo”, ha detto Darren Thompson, Managing Director, Yingli Green Energy Europe GmbH

L’apertura dei mercati e la crescita della concorrenza hanno portato l’energia solare a prezzi accessibili nella Unione Europea, contribuendo a un equilibrato energy-mix europeo e al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea per l’EU 2020 climate change. Oggi, il prezzo dell’energia solare è già competitivo con diverse fonti energetiche ad alta intensità di carbonio in diverse zone d’Europa. Una guerra commerciale sbagliata potrebbe compromettere anni di progressi, investimenti e innovazione dell’industria dell’energia solare.

 

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