Nuovi impianti a biogas in Europa

BDI costruisce impianto di biogas in materia di rifiuti in Francia

di Dittmar Koop
Fonte: energia alternativa EcoGreen

25 Dicembre 2011. Il BDI (BioDiesel International AG) ha ricevuto un milione di dollari sotto forma di contratto dalla Francia per costruire un impianto a biogas per i rifiuti organici. Potrebbe vincere la gestione dei rifiuti in Germania nel 2012 con l’interesse EEG per l’argomento e gli incentivi porta con sé. Il vero pozzo potenziale a cui attingere è l’Europa.

L’immondizia è diventata preziosa. BDI ha costruito un impianto di biogas che fermenta rifiuti organici e generare elettricità direttamente per una società di gestione dei rifiuti. L’ordine di grandezza stimato si aggira sui 4,45 milioni di euro. L’impianto sarà costruito nel nord della Francia, dove esattamente ancora non è stato reso noto.
I francesi vogliono trasformare in elettricità gli scarti della produzione degli alimenti e della vendita al dettaglio, della ristorazione e del settore agricolo, che in totale conferirebbero 65.000 tonnellate all’anno nello stabilimento di produzione di biogas, da cui verrebbero prodotti 4,2 milioni di metri cubi di biogas all’anno. La produzione elettrica stimata è di 2,1 megawatt.

Biodiesler costruisce biogas
Per BDI è il primo impianto di biogas in Francia. L’azienda, con sede a Graz si occupa di energie rinnovabili, meglio conosciuta per la costruzione di impianti a biodiesel, in particolare attraverso la costruzione di impianti per il biodiesel da rifiuti organici (“Waste to Biofuels”). In questo segmento BDI opera in tutto il mondo da circa 10 anni. L’impianto di biogas in Francia è il quarto del suo programma. Il primo è a Este, in Italia, il secondo in Pamukova in Turchia. Il terzo è attualmente in costruzione in Germania, a Marl.

La fonte di rifiuti a Marl, in Germania, è ReFood GmbH & Co. KG, noto collettore di rifiuti organici di diversa origine, dal catering ReFood fino all’industria alimentare. Per la gestione dei rifiuti negli ultimi anni le cose sono cambiate parecchio.
Fino alla fine del 2005, le società di gestione dei rifiuti potevano vendere rifiuti alimentari dopo il trattamento. Poi entro in vigore il divieto UE di usare scarti come mangimi, che probabilmente era anche una conseguenza della crisi della BSE. Una possibilità rimasta per utilizzare economicamente gli scarti alimentari è l’utilizzo di residui negli impianti di biogas. La legge sulle energie rinnovabili 2012 fornisce nuovi incentivi.

Tappeto rosso per i rifiuti organici
Energies Act amplia l’uso dei rifiuti organici negli impianti di biogas con permessi e incentivi scritti nella legge. Nel 2012, entra in vigore la 27a Sezione, che descrive il pagamento di energia elettrica da rifiuti organici.
Impianti fino a 500 kilowatt ricevernanno 16 centesimi di dollaro per chilowattora, impianti fino a 20-megawatt arriveranno a 14 centesimi per chilowattora. Inoltre può essere derivata da 27A concludere che il consumo energetico minimo, che si applica a impianti di biogas in caso contrario, che vogliono energia elettrica direttamente, per impianti di biogas che utilizzano almeno il 90 per cento dei rifiuti organici non si applica, in quanto al punto 27 non vi è nessuna di tali condizione.

Gli esperti del settore del biogas sono convinti che il potenziale di sostanze organiche in Germania sia in gran parte esaurito. Questo anche perché i residui sono già in gran parte avviati ad una gestione dei rifiuti. Come potrebbe quindi ReFood trovare altri rifiuti per la produzione di biogas? Nell’impianto di Marl si utilizzano i rifiuti organici e 87.000 tonnellate di questi vengono trasformate in 6,3 milioni di metri cubi standard di biogas all’anno. Nel mese di maggio all’inizio di quest’anno si era detto che l’impianto sarebbe stato chiuso nel 2011.
L’arrivo della nuova legislazione in materia di rifiuti lo ha fatto restare aperto.

L’Europa in attesa per i rifiuti organici
Gli impianti a biogas e la fermentazione dei rifiuti sono ancora visti in un contesto diverso.
Mentre la Germania rimane il mercato principale per il biogas, vi è un nuovo interesse nel settore. L’anno prossimo sarà comparato agli anni record del 2009 e il 2010, riducendo l’accumulo complessivo di rifiuti. Paesi come Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna o gli Stati baltici sono interessati a sviluppare il tema del biogas e questo aggiunge importanza per l’azienda tedesca. La produzione di biogas dai rifiuti gioca un ruolo importante in alcuni Paesi. Edgar Ahn, CSO della BDI, in occasione dell’annuncio dell’impianto francese ha detto: “Vediamo un grande potenziale per il 2012 nella produzione di biogas da rifiuti in molte parti d’Europa e nei principali mercati internazionali”. Nel Regno Unito, la Renewable Energy Association REA promuove la campagna “Ritorno alla biomassa”. Nella tecnologia di produzione di biogas si devono usare principalmente rifiuti organici. Si pensa possano essere usati fino a 100 milioni di tonnellate di rifiuti organici, prodotti ogni anno sull’isola e per il biogas potrebbero essere rilevanti.

2 Commenti

  1. le rinnovabili sono il futuro, soprattutto per l’italia, dovremmo sfruttarle di più e questo vale anche per l’europa. a Peccioli (PI) ho sentito che c’è una discarica gestita da Belvedere.spa che sta sviluppando un nuovo impianto per la produzione di biogas, ne avete mai sentito parlare?

    • Nell’impianto di Peccioli (PI) di Belvedere SpA si produce energia elettrica da biogas almeno dal 2002. Riguardo lo sviluppo di un nuovo impianto per la produzione di biogas, chiederemo maggiori informazioni all’azienda.
      Grazie dal suo intervento.
      Cordiali saluti ed Auguri di un buon anno 2012.

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